sabato 24 novembre 2012

L'ODIO DEL MONDO E LA TESTIMONIANZA GV 15,18-27


3 commenti:

  1. FAUSTI - “Se il mondo vi odia...” Si dice :”non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui” (1 Gv 2,15). Anzi, “amare il mondo è odiare Dio”
    (Gc 4,4). Infatti il mondo ritiene bene ciò che è male e viceversa .
    Ha come principio d'azione l'egoismo e non l'amore, il possesso e non il dono, la concorrenza e non la solidarietà, l'accumulo e non la condivisione, la violenza e non la mitezza, l'arroganza e non la semplicità , l'orgoglio e non l'umiltà, la rabbia e non la compassione.
    Oggi possiamo aggiungere, come punto estremo che permette ogni delirio : l'immagine e non la realtà. Il risultato è l'idolatria, che ci rende inconsistenti e morti, come le immagini che adoriamo. “Tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo”.
    (1 Gv 2,16). C'è una vera lotta interiore tra male e bene. L'asse del male non è esterno a noi, ma passa dentro il nostro cuore, attraverso la mondanità che è in noi. Quando in noi vince il bene, e, invece di imitare i desideri del mondo, imitiamo quelli del Figlio, allora siamo odiati.
    La violenza non è vinta da una violenza maggiore, né l'egoismo da uno maggiore .
    Solo la mitezza e l'amore spuntano le armi del male.
    Proprio per questo chi è mite e ama è oggetto di violenza e di odio.
    Gesù per primo è stato odiato.
    L'odio del mondo è per il discepolo, contrassegno di garanzia (Mt 5,11) : è simile al suo Maestro e Signore.
    Se i discepoli avessero gli stessi desideri del mondo, sarebbero amati, perchè ne favorirebbero il gioco.
    Accetterebbero che la vita è una guerra senza fine, fino a quando tutto è finito.Nel frattempo è premiato il più violento di turno, che può imporsi sugli altri, soppiantando chi era prima di lui.
    I discepoli non mutuano dal mondo la loro identità. Non desiderano ciò che esso desidera.
    Hanno un'altra origine : sono “dal Padre”. Sono quindi figli che vivono da fratelli.
    Desiderano imitare “il Pastore bello”, Colui che non toglie, ma dà la vita.
    I discepoli sono eletti per essere santi come Dio è Santo. Testimoniano al mondo la diversità di Dio : mostrano ai fratelli l'amore del Padre, per portarli alla luce della vita.
    Questo è il “molto frutto” per il quale sono scelti.
    Gesù ha lavato i piedi ai discepoli, dichiarandosi il modello da imitare per essere come Lui, Maestro e Signore.
    Subito dopo aveva detto che non c'è servo più grande del suo Signore.
    Qui richiama e completa l'istruzione. Se il servo fa come il suo Signore, ottiene gli stessi risultati : se hanno perseguitato Lui, perseguiteranno anche loro, per lo stesso motivo.
    Egoismo e amore sono inconciliabili, come morte e vita. Tra loro non c'è mai pace.
    Il destino del discepolo è il medesimo del suo Maestro.
    I discepoli sono perseguitati a causa del Nome di Gesù.
    Non perchè fanno del male, ma perchè lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di loro.(1Pt 4,14). Il motivo della persecuzione è l'ignoranza del Padre.
    Chi non conosce l'amore del Padre, non ama né sé né gli altri : odia l'amore.
    Il suo peccato è quindi inescusabile.E' importante questo richiamo alla responsabilità .
    Riconoscere il male è il presupposto per uscirne.
    Per questo il primo dono dello Spirito di verità è convincere il mondo di peccato.
    Fine di ogni azione educativa è portare non alla colpevolizzazione, ma alla responsabilità.
    A questo giova, più che il rimprovero del male, la proposta del bene.
    Ora che non c'è più scusa per il male che si fa, non resta che riconoscere il peccato e accettare il perdono.
    Se l'amore viene dalla conoscenza , l'ignoranza genera odio, meccanismo di difesa contro l'ignoto.

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  2. --->Gesù è odiato perché rivela il Padre.
    Gesù si appella alle Sue opere, oltre che alle Sue Parole.
    Gesù non ha detto parole vuote: è la Parola diventata carne per rivelare il destino di ogni carne.
    Ci ha mostrato che l'amore è possibile, perchè è reale. Ciò che egli ha detto e fatto mostra come il nostro pensare e agire sia sbagliato. Per questo siamo responsabili.
    L'odio contro il Figlio e il Padre è visto come compimento della Scrittura.
    Essa infatti rivela il rifiuto dell'uomo nei confronti di Dio e l'amore di Dio nei confronti dell'uomo. Questo Spirito, come è inviato dal Padre (14,26) , è inviato anche dal Figlio.
    E' il dono che Gesù ci farà nella Sua glorificazione, quando effonderà sui fratelli il Suo amore reciproco con il Padre.
    Il Padre, origine del Figlio, è principio di amore.
    Il Figlio è risposta a questo amore.
    Lo Spirito della verità testimonierà ai discepoli chi è Gesù e farà conoscere loro il Figlio e il Padre. Lo Spirito, donandoci l'amore del Figlio, ci renderà capaci di testimoniarlo al mondo.
    Chi fu principio della creazione , la porterà a compimento, salvandola dalla perdizione.
    Per i discepoli, come per Gesù, l'ignoranza e l'odio del mondo diventano il luogo in cui si testimonia la conoscenza del Padre e l'amore dei fratelli.
    I discepoli possono testimoniarlo perchè, essendo con Lui dall'inizio, Lo hanno visto.

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  3. Antifona
    Sepolti con Cristo nel Battesimo,
    con lui siete anche risorti
    mediante la fede nella potenza di Dio,
    che lo ha risuscitato dai morti. Alleluia. (Col 2,12)

    Colletta
    Dio onnipotente ed eterno,
    che nella rigenerazione battesimale
    ci hai comunicato la tua stessa vita,
    concedi a coloro che hai reso giusti con la tua grazia,
    disponendoli alla vita immortale,
    di giungere da te guidati alla pienezza della gloria.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Vieni in Macedònia e aiutaci!
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 16,1-10

    In quei giorni, Paolo si recò a Derbe e a Listra. Vi era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco: era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere a motivo dei Giudei che si trovavano in quelle regioni: tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
    Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero. Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
    Attraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galàzia, poiché lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provincia di Asia. Giunti verso la Mìsia, cercavano di passare in Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; così, lasciata da parte la Mìsia, scesero a Tròade.
    Durante la notte apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: «Vieni in Macedònia e aiutaci!». Dopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedònia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 99 (100)

    R. Acclamate il Signore, voi tutti della terra.
    Oppure:
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.

    Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
    servite il Signore nella gioia,
    presentatevi a lui con esultanza. R.

    Riconoscete che solo il Signore è Dio:
    egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
    suo popolo e gregge del suo pascolo. R.

    Perché buono è il Signore,
    il suo amore è per sempre,
    la sua fedeltà di generazione in generazione. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Se siete risorti con Cristo,
    cercate le cose di lassù, dove è Cristo
    seduto alla destra di Dio. (Col 3,1)

    Alleluia.


    Vangelo
    Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 15,18-21

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
    «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
    Ricordatevi della parola che io vi ho detto: "Un servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

    Parola del Signore.

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