venerdì 8 marzo 2013

E VIDE E CREDETTE Gv 20,1-10

1 commento:


  1. FAUSTI - “Levarono il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove Lo posero”. E' il grido di Maria Maddalena, che cerca e non trova l'Amato del suo cuore. Morto per mano dei nemici, sepolto da mani amiche , ora è assente dal sepolcro. Siamo al primo giorno dopo il sabato.
    Figlio dell'uomo e Figlio di Dio,che, con sangue e acqua, ha comunicato ai fratelli la propria vita.
    Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo hanno risposto con amore al Suo amore : hanno preparato la grande festa mettendolo nel sepolcro. Qui, nel settimo giorno, il Signore riposò dalla Sua fatica, compiendo il Sabato e la Pasqua. Ora siamo al primo giorno della settimana, che è diventato il giorno del Signore, la domenica.
    La grande sorpresa del mattino della nuova Pasqua , è il sepolcro vuoto.
    Come mai il Signore non è dove è stato posto , dove ognuno è o sarà posto per sempre?
    Il sepolcro è il luogo di convegno universale. Là gli uomini sono riuniti, tutti ugualmente sconfitti, preda della morte. L'unica differenza, per altro momentanea, è tra i già e i non ancora morti.
    Ciò che Maria vede è segno dell'inconcepibile.
    Maria non può capire.
    Corre ad annnciare la scomparsa di Gesù.
    Pensa che L'abbiano rubato.
    Non ha ancora capito che l'amore vince la morte.
    “Viene presso Simon Pietro e l'altro discepolo”.
    Pietro , che ha rinnegato , è nominato per primo. E' posto come primo dei discepoli perchè ha sperimentato ciò che ci fa discepoli . La fedeltà del Signore alla nostra infedeltà.
    L'”altro discepolo” non è semplicemente l'alro tra due, ma l'altro, il diverso.
    Infatti ha appoggiato il capo nel grembo e sul petto di Gesù , che poi ha visto trafitto.
    Dopo l'annuncio di Maria, Pietro e l'altro discepolo escono per andare al sepolcro. Pietro e l'altro corrono insieme. Ma questi è più veloce. Arriva prima al sepolcro, come giunge per primo a credere e a vedere il Risorto . Infatti il cuore mette ali ai piedi e alla mente.
    L'amico, che ama come è amato, precede colui che è primo dei discepoli : il primato è sempre dell'amore !
    Inoltre vedono i lini stesi e il sudario a parte, avvolto in un luogo.
    Il “luogo” per eccellenza per gli ebrei è il santuario Dio non è più lì.
    La Gloria dimora nel Corpo di Gesù , nuovo santuario, dove Dio toglie ogni velo al Volto Suo e nostro.
    Vedendo questo, il discepolo amato crede in Gesù, Signore della vita, pur senza averlo visto. Egli è il prototipo di quelli che, dopo di lui, crederanno in Gesù senza vederlo. , attraverso i segni raccontati dall'evangelista stesso
    Questo discepolo “altro” vede con il cuore .
    In Maria, infine, seguita dagli altri due discepoli e da Tommaso, è riferita l'esperienza fondante riservata a coloro che ci trasmettono l'annuncio della risurrezione : essi vedono e toccano il Risorto.
    Infine veniamo noi , che crediamo nella loro testimonianza. .
    Ogni evento, unico e irripetibile, è visto solo da chi è vicino nel tempo e nello spazio.
    Tuttavia, la parola di chi lo testimonia lo rende presente anche a chi l'ascolta.
    L'uomo è colui che sa leggere la realtà . Ogni evento è un segno , che è significativo solo per chi lo intende.
    La fede non è cieca : è intelligenza che coglie il significato dei fatti e si rende conto del perchè siano così e non diversamente. Credere non è creduloneria , ma lettura più ragionevole della realtà.
    I primi discepoli, contemporanei a Gesù, credono in Lui non solo perchè Lo hanno visto Risorto, ma anche perchè hanno sperimentato cosa significa per loro che Lui sia Risorto.
    Noi, che veniamo dopo, crediamo sulla loro Parola .
    Accogliendo la loro testimonianza, vediamo con i loro occhi.
    Rimane sempre un velo sul volto di chi legge la Scrittura, che viene eliminato dalla conversione a Cristo Signore.
    E questa è donata a chi ha contemplato il Suo Amore e Lo ama!

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