lunedì 1 ottobre 2012

"SE MI AMATE" GV 14,15-21


1 commento:

  1. FAUSTI – Gesù ci ha lasciato in eredità il comando di amarci gli uni gli altri (C. 13).
    Qui va più a monte : dice di amare Lui.
    Il fine dell'amore è la reciprocità, per la quale uno diventa vita dell'altro. 
    Amando Lui, diventiamo ciò che Lui è ; e possiamo amare i fratelli con il suo amore, che è lo stesso del Padre. Il cristianesimo è innanzi tutto amore per Gersù , che ci assimila a Lui, il Figlio, dandoci il suo amore verso il Padre e i fratelli.
    L'amore non è solo un sentimento. Coinvolge tutta la persona, dandole un nuovo modo di essere . informa il suo capire, volere e agire.
    Concretamente si ama con i fatti e nella verità. (1 Gv 3,18).
    Osservare i suoi comandi è la condizione per rimanere nell'alleanza del Dio fedele, che ci ha amati, scelti e liberati. Si possono osservare per dovere, da schiavi, come fa il fratello maggiore 
    (Lc 15,29), oppure per amore di figli.
    Per Gesù il principio dell'osservanza è l'amore di un cuore che si sa amato, il cuore nuovo dell'alleanza nuova. Lo Spirito della verità ha preso dimora presso di noi in Gesù , il Figlio che vive nei nostri confronti l'Amore stesso del Padre : in Lui abbiamo conosciuto e creduto all'Amore che Dio ha per noi.
    Tra poche ore , quell'amore che era “con” e “presso” di noi, sarà”in noi”.
    Questo è il dono supremo che il Figlio ci comunica dalla croce , dove “tutto è compiuto” e consegna il Suo Spirito.
    I discepoli, con la morte di Gesù, non sono lasciati orfani . Anzi ritrovano il loro posto presso il Padre, perchè ricevono l'amore stesso del Figlio.
    Il suo andarsene è in realtà il suo venire a noi, anzi il suo essere in noi col Suo Spirito che ci fa figli, in comunione con Lui e con il Padre.
    Il mondo, che ora non vede lo Spirito di verità in Gesù, tra poco non vedrà più neppure Gesù . Lo eliminerà fisicamente. I discepoli continueranno a vederlo . Ma lo vedranno in modo nuovo : attraverso le ferite delle mani e del fianco , che mostrano il Suo Amore, sorgente di gioia e di pace.
    Gesù ha in se stesso la vita che vince la morte (11,25). Tra poco, quando noi gli avremo preso e Lui ci avrà dato la vita, erediteremo la stessa vita che egli da sempre vive . Quella di Figlio amato ,che ama il Padre e i fratelli. Nel giorno di Pasqua conosceremo che Gesù è nel Padre , che Lo ama e Lo fa risorgere , conosceremo pure che noi siamo nel Figlio, perchè ci ha amato e ha dato la Sua Vita per noi ; conosceremo infine che Lui è in noi, perchè Lo amiamo e osserviamo le Sue parole.
    Attraverso l'immanenza reciproca di noi nel Figlio e del Figlio in noi, conosciamo che il Figlio è nel Padre e il Padre è nel Figlio. Nel v. 15 Gesù dice che chi Lo ama osserva i Suoi comandi, qui dice che chi osserva i Suoi comandi ,Lo ama .
    L'amore è principio e fine dell'osservare i Suoi comandi : se l'amore fa vivere come Lui, vivere come Lui realizza l'amore.
    Il Padre ama tutti gli uomini, anche se Lo ignorano e lo rifiutano .
    Ma solo chi ama il Figlio e osserva i Suoi comandi, ha il Figlio dentro di sé e
    sperimenta l'amore del Padre verso di Lui.
    Accettare l'amore gratuito del Padre è l'atto di libertà che ci fa essere ciò che siamo :
    figli che amano perché amati.

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