mercoledì 9 maggio 2012

IL TEMPIO Gv 2, 13 - 25


1 commento:

  1. FAUSTI -Il tempio, luogo di incontro con Dio, diventa facilmente un mercato. Particolarmente nel mese intorno alla Pasqua prosperavano gli affari , con lauti guadagni per la classe sacerdotale che, dal servizio del tempio, era passata al dominio su di esso e su chi lo frequentava.
    Gesù viene a distruggere questo sistema di oppressione . Pagherà il costo con la distruzione del Suo Corpo.
    Il Signore entra nel Suo tempio per purificarlo.Nella casa del Padre dovrebbe regnare la fraternità. Le azioni di Gesù richiamano i discepoli al ricordo delle scritture , che già conoscono e che mediante Lui, del quale esse parlano, finalmente capiscono.
    “Lo zelo della tua casa mi divorerà” E' da un Salmo Messianico (Sl 69, 10) , dove si parla della sofferenza del Cristo , che lo zelo di Dio ha divorato, come il profeta Elia (1Re 19,10-14).
    L'amore per il Padre , dove Gesù dimora, Lo “divorerà” il giorno della Sua Pasqua.La Parola del Signore non è mai capita quando è detta, ma quando si realizza. Anche se non la si capisce, non è inutile; la si ricorda quando avviene il fatto, che senza di essa non avrebbe il suo significato. Dio dirige la storia con la Sua Parola , che non resta senza effetto
    (Is 55,11) e si compie sempre a suo tempo. Un primo ricordo delle Parole del Salmo 69,10 ha illuminato la purificazione del Tempio e prefigurato la Passione dell'Agnello.
    Ora il ricordo della Parola di Gesù illuminerà la sua Risurrezione : i discepoli capiranno allora il significato della Parola ora ascoltata.“Molti credettero nel Suo Nome” Il tema del brano è “credere in Gesù”. Non solo come Messia, che rinnova l'Alleanza e il tempio, ma anche come Figlio innalzato che ci dà il cuore nuovo e lo spirito nuovo.Capiranno allora il significato della Parola che ora hanno ascoltato. Gesù ha lo Spirito di Dio che scruta ogni cosa (1 Cor 2,10). Il Figlio conosce i fratelli, anche là dove essi non si conoscono. La “vita eterna” , quella vita pienamente felice che l'uomo desidera come compimento della sua umanità , non è il risultato di uno sforzo sovrumano, è dono gratuito del Padre della vita, che nel Figlio ci offre non solo di essere chiamati, ma di essere realmente suoi figli. Chi crede nel Figlio e aderisce a Lui, è generato da Dio (1,13) , nato dallo Spirito, partecipe della vita divina, che è l'Amore reciproco tra Padre e Figlio.

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