domenica 24 giugno 2012

GESU' E IL PADRE ... E GLI UOMINI...GV 5, 19-30


4 commenti:

  1. Antifona
    Rivolgo a te la mia preghiera, o Signore,
    nel tempo della benevolenza.
    Nella tua grande bontà, rispondimi, o Dio,
    nella fedeltà della tua salvezza. (Sal 68,14)

    O Dio, che doni la ricompensa ai giusti
    e non rifiuti il perdono
    ai peccatori purificati dalla penitenza,
    abbi misericordia di noi,
    perché l'umile confessione delle nostre colpe
    ci ottenga la remissione dei peccati.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra.
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 49,8-15

    Così dice il Signore:
    «Al tempo della benevolenza ti ho risposto,
    nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
    Ti ho formato e ti ho stabilito
    come alleanza del popolo,
    per far risorgere la terra,
    per farti rioccupare l'eredità devastata,
    per dire ai prigionieri: "Uscite",
    e a quelli che sono nelle tenebre: "Venite fuori".
    Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
    e su ogni altura troveranno pascoli.
    Non avranno né fame né sete
    e non li colpirà né l'arsura né il sole,
    perché colui che ha misericordia di loro li guiderà,
    li condurrà alle sorgenti d'acqua.
    Io trasformerò i miei monti in strade
    e le mie vie saranno elevate.
    Ecco, questi vengono da lontano,
    ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente
    e altri dalla regione di Sinìm».
    Giubilate, o cieli,
    rallégrati, o terra,
    gridate di gioia, o monti,
    perché il Signore consola il suo popolo
    e ha misericordia dei suoi poveri.
    Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
    il Signore mi ha dimenticato».
    Si dimentica forse una donna del suo bambino,
    così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
    Anche se costoro si dimenticassero,
    io invece non ti dimenticherò mai.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 144 (145)
    R. Misericordioso e pietoso è il Signore.
    Misericordioso e pietoso è il Signore,
    lento all'ira e grande nell'amore.
    Buono è il Signore verso tutti,
    la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.

    Fedele è il Signore in tutte le sue parole
    e buono in tutte le sue opere.
    Il Signore sostiene quelli che vacillano
    e rialza chiunque è caduto. R.

    Giusto è il Signore in tutte le sue vie
    e buono in tutte le sue opere.
    Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
    a quanti lo invocano con sincerità. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
    chiunque crede in me non morirà in eterno. (Cf. Gv 11,25a.26)

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  2. Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Vangelo
    Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 5,17-30

    In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch'io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
    Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
    Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
    In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l'ora - ed è questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
    Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
    Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

    Parola del Signore.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Cristo è la pienezza della vita, e quando ha affrontato la morte l’ha annientata per sempre. La Pasqua di Cristo è la vittoria definitiva sulla morte, perché Lui ha trasformato la sua morte in supremo atto d’amore. Morì per amore! E nell’Eucaristia, Egli vuole comunicarci questo suo amore pasquale, vittorioso. Se lo riceviamo con fede, anche noi possiamo amare veramente Dio e il prossimo, possiamo amare come Lui ha amato noi, dando la vita. Solo se sperimentiamo questo potere di Cristo, il potere del suo amore, siamo veramente liberi di donarci senza paura. (Udienza generale, 22 novembre 2017)

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  3. FAUSTI -L'Amore del Padre si è reso visibile in quello del Figlio per tutti gli uomini e si manifesta in coloro che ,credendo in Lui, considerano gli altri come fratelli. Solo se ci amiamo tra noi , l'amore è credibile. Esso non si può dimostrare . Si può solo mostrare.
    La legge dell'agire del Figlio é vedere l'Amore del Padre, il quale gli è sempre presente : gli mostra, qui e ora, come agire con i fratelli. Queste opere, che il Padre gli mostra, e che Gesù ha compiuto, corrispondono a quanto i discepoli hanno visto, in particolare la guarigione dell'infermo. Le opere “maggiori” saranno quelle che seguono . Il dono del Pane, (6,1), della Luce (9,1) e, in particolare, della vita a Lazzaro (11;!...).
    Il Padre non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio” Il Suo giudicare, come il Suo agire, deriva dal Suo amore. Noi pensiamo un Dio giudice ; Lo vorremmo complice . Invece ci salva dal nostro male , perché è Padre e ci ama come il Figlio Unico che ci ha donato.
    Il giudizio del Padre è contro il male, non contro chi lo fa. Il giudizio è dato al Figlio e, come a Lui, a tutti i Suoi figli. Infatti la salvezza è accettare o rifiutare di essere figli. Questo non dipende da Dio, che ci ama tutti, ma dalla nostra libertà. L'amore infatti non può essere che libero.
    Dire sì o no al Suo amore, tocca a noi. Chi “ascolta” la Parola del Figlio, “crede” al Padre e ha la Vita Eterna, l'Amore tra Padre e Figlio. La Vita Eterna è concessa già ora a chi ascolta Gesù : la Sua Parola ci fa vivere un'esistenza filiale e fraterna, affrancata dall'egoismo , dal peccato e dalla morte.
    Chi accetta di essere figlio, esce dalla tenebra alla luce di una vita libera nell'amore. Si è trasferito nel Figlio, che ha la Sua dimora nel Padre. Il Padre ha la Vita in Se stesso . È la stessa che dona al Figlio. Ambedue hanno la pienezza di Vita . Il loro Amore reciproco. Il Padre non tiene nulla per Sè ; la Sua realizzazione è la relazione d'Amore e di dono al Figlio, al quale dà tutto.
    Il Figlio a Sua volta dà tutto ai fratelli.
    A chi ascolta Gesù , è concesso di vivere la Vita stessa di Dio.
    Quanto Gesù ha detto sul rapporto con il Padre è un panorama splendido, che mozza il fiato. E' il giardino dell'infanzia, il sogno perduto che il Figlio, rivelandolo, risveglia e ridona : è la vera terra promessa, che con stupore Mosè vide dal monte Nebo, nella quale il Figlio ci introduce.” Io non posso fare nulla da me stesso”Il Figlio è Gesù , il cui fare e giudicare
    viene dal Padre : “fa” come “vede” e “giudica” come “ascolta”. Il Suo giudizio, a differenza di quello di chi Lo condanna e Lo vuole uccidere , è giusto.
    Giusto perché cerca la volontà di Colui che ha tanto amato il mondo da dare il Figlio ,
    non per giudicarlo, ma per salvarlo (3,14-17).
    Per questo il “Suo” giudizio sarà l'opera somma di Dio, la glorificazione Sua e del Padre

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  4. PENSIERI SULLA MATURITA' - S. KAROL WOJTYLA
    Quando saremo sulla riva d'autunno
    esploderanno timore e amore nelle loro opposte brame :
    il timore bramando il ritorno a ciò che una volta fu vita
    e lo è ancora -
    l'amore bramando inoltrarsi verso Colui in cui la vita trova
    tutto il suo domani.

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