domenica 10 giugno 2012

GESU' E LA SAMARITANA GV 4, 5-14


3 commenti:

  1. FAUSTI -Dopo aver ripetuto che Gesù battezza, ora si specifica che non Lui, bensì i Suoi discepoli battezzano. Il loro battesimo infatti è lo stesso del Figlio, che ci immerge nell'amore del Padre e ci genera figli
    Dopo la puntata in Giudea, a Gerusalemme e nel Tempio, cuore delle istituzioni di Israele, ora lo Sposo torna in Galilea, dove aveva dato principio ai Suoi segni.Sicar, probabile corruzione greca di Sichem, richiama l'inizio della storia della salvezza . È il primo pezzo di terra promessa che il padre Abramo incontrò : lì, presso la quercia di more, costruì un altare al Signore che gli aveva rinnovato le promesse .ma Sichem è soprattutto legata a Giacobbe
    Nel dialogo tra Gesù e la Samaritana c'è il passaggio dal pozzo al dono, dalla legge al Vangelo, dalla fatica alla gratuità di ciò che il Figlio offre ai fratelli.

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  2. FAUSTI - Una volta dissetato, Lui stesso disseterà per sempre la sete di chi è venuto al pozzo . L'acqua vivente di cui abbiamo sete è dono di Dio.
    Dio stesso che si dona : è l'amore del Padre , che tanto ama il mondo da donare Suo Figlio (3,16), perché in Lui ognuno diventi figlio.
    .- “Signore, non hai con che attingere” Ci chiediamo talora se Dio sia all'altezza di rispondere alle nostre esigenze ; talvolta pensiamo che altri lo sappiano fare meglio di Lui.
    La donna conosce la fatica di attingere dal pozzo profondo.
    Si chiede da dove venga l'acqua che Gesù promette. Ignora ancora che ci sono acque diverse, come nascite diverse : una dal basso , dal pozzo, e una dall'alto, dal cielo.
    L'acqua è vita ; ma ciò che è generato da carne, è carne, ciò che è generato dallo Spirito è Spirito.
    L'acqua che Gesù promette e dona è lo Spirito, sorgente d'acqua viva che scaturisce dal cuore di ogni uomo che conosce il Padre . È l'amore reciproco tra Padre e Figlio, la nostra comunione di vita con Dio. A quanti hanno abbandonato Lui, “Sorgente d'acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate che non tengono acqua” (Ger 2,13), il Signore promette . “ Attingerete con gioia alle sorgenti della salvezza” (Is 12,3).Oltre il pozzo della legge – ridotta per la nostra inosservanza a cisterna, vuota come le idrie di Cana e come quella della donna – i profeti hanno parlato di un'acqua viva e pura : lo Spirito di Dio che rinnova (Ez36,25-27), un amore e una tenerezza infinita, che fa tornare fedele la sposa infedele, e rende i suoi figli “teodidatti” , istruiti da Dio (Is 54, 13).
    Non c'è più bisogno di attingere a un pozzo esterno . Ognuno ha la fonte interna della conoscenza e dell'amore , che lo rende capace di amare come è amato.
    Questa è la vita eterna , che zampilla già ora.
    E l'ora è adesso, quando incontriamo il Figlio, che ha sete di darci l'acqua vivente.
    Essa sgorgherà dalla ferita d'amore di Colui che abbiamo trafitto (19, 34-37).

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  3. GESU' E LA SAMARITANA GV 4, 5-14 -
    " GV 4,15-26
    MIO CIBO... GV 4,31-42

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