venerdì 22 giugno 2012

GESU' E LA FESTA - LA DISPUTA - GV 5,9-19


1 commento:

  1. FAUSTI Risorgere, osservare la Parola e camminare davanti a Dio : questa è la vita sana, libera dal veleno che il diavolo ha inoculato in chi gli prestava ascolto.E' quanto la Parola dona all'uomo che non osava più sperare. 
    “Era sabato quel giorno” Quando ciò avvenne è “sabato”, compimento della creazione e pienezza di vita. Gesù, Signore del sabato, giorno del Signore, è venuto a portare all'uomo il sabato di Dio.
    Perchè il sabato è fatto per l'uomo (Mc2,27).  “CHI MI HA FATTO SANO” Dinanzi ai custodi della legge, l'ex malato risponde che c'è un uomo che lo ha fatto sano , cosa che essi trascurano, perchè non sono interessati all'uomo, ma alla legge. Proprio ascoltando la Sua Parola (“Lui mi disse”) e non quella della legge (“non ti è lecito”), è in grado di levare la barella e camminare.
    “Non sapeva chi fosse. Gesù infatti si era ritirato...” Quest'uomo non conosce Gesù. 
    Lo incontra Gesù nel tempio” Come prima l'aveva visto alla porta pecoraia, ora lo incontra nel tempio. L'ha preceduto Lui stesso, che presto decideranno di uccidere, vero Agnello che libera il mondo dal suo peccato.
    La Sua Parola l'ha fatto camminare fin lì, portando da sano la propria barella, che prima lo portava da malato. Il tempio, casa del Padre, ora è il fratello vivo e risorto, come prima era il fratello malato e peccatore.
    “Non peccare più” Qui Gesù pone un rapporto tra il peccato e la malattia . Secondo Lui, l'origine di questa infermità è un peccato, che Egli ha perdonato (Mc2,5).  Comincia lo scontro diretto tra Gesù e i capi del popolo. E' in gioco l'interpretazione della legge, il rapporto tra uomo e Dio . Questione di vita o di morte.
    “Il Padre mio continua a operare” Gesù enuncia il tema della rivelazione del Figlio e della Sua opera, di cui si parlerà immediatamente dopo.
    Chiama Dio “Padre Mio” “Padre” indica non solo la relazione di nascita, ma anche di amore, che si esprime nel fatto che PADRE E FIGLIO sono uniti nel capire,volere, agire.
    Dio è sempre all'opera nella creazione , per condurla al settimo giorno, nel quale si dice che “compì” il Suo lavoro e riposò. Il testo , iniziato con una festa, continua con il dono del sabato e conclude con uno squarcio sulla Pasqua ultima, quando il Figlio sarà ucciso e ci darà il Suo Spirito. 
    Il dono della vita gli costerà la Vita.
    Il sabato prima era legato e legava, ora è sciolto,libero e liberante. È per l'uomo.
    Come il sabato, così ogni legge, anzi Dio stesso è per l'uomo!  Con autorità divina – così nella Bibbia parla Dio in prima persona – Gesù inizia il Suo discorso rivolto a chi Lo accusa di farsi uguale a Dio.”Il Figlio non può far nulla da Se stesso” Gesù è il Figlio, che non si appropria né di Se stesso né del Padre . Il Suo fare, come il Suo essere, è dal Padre. Il male radicale dell'uomo è non riconoscersi figlio, voler essere principio di se stesso, senza accorgersi che in questo modo nega la relazione che lo fa esistere.
    Il Figlio è contemplatore e ascoltatore amoroso del Padre : Lo “vede” e Lo “ascolta”, è da Lui e compie la Sua stessa opera.

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