sabato 9 febbraio 2013

IL MIO REGNO Gv 18,33-40

2 commenti:

  1. FAUSTI - Pilato chiede dunque a Gesù se è Lui il Messia.
    Glielo hanno consegnato come uno che pretende di essere il Messia. E' accusato di voler prendere il potere, turbando l'ordine costituito. E' un malfattore (v.30) : si oppone ai padroni per diventare Lui padrone. Pilato gli chiede cosa ha fatto. 
    Tutto il Vangelo è risposta a questa domanda. I segni che Gesù ha operato manifestano la Sua regalità : ha donato vino bello alle nozze (2,1-11) e salvezza a chi stava per morire (4,46-54), ha rialzato il paralitico (5,1...), offerto il pane (6,1-13) e camminato sulle acque (6,16-21),ha dato vista a ciechi (9,1...) e vita a morti (11,1...). Questo ha fatto.
    La Sua sovranità è la stessa di Dio che dà ciò che è : amore e vita.
    Questi sono i segni della Sua regalità,che brillerà pienamente dalla croce. Non è come i capi delle nazioni , che tiranneggiano, schiavizzano, e amano essere chiamati benefattori del popolo (Lc 22,25). E' il re promesso da Dio alla discendenza di Davide, che regnerà in eterno. 
    Il Suo potere è lavare i piedi (13,1), la Sua dignità essere tra noi come Uno che serve.
    La Sua regalità è come Lui : è dal Padre, non da questo mondo chiuso nella menzogna omicida (8,23-44). E' il Figlio, la cui libertà si realizza nel farsi fratello.
    La regalità del Signore è mitezza e umiltà, giustizia e amore : servizio alla vita. Egli trasformerà le spade in vomeri e le lance in falci (Is 2,4). Allora il lupo dimorerà insieme all'agnello e la Sapienza del Signore riempirà la terra come la acque ricoprono il mare (Is 11,6).  Gesù è un re il cui Padre è Dio. Egli ci rivela la Verità che ci fa liberi : ci mostra che siam figli di Dio, amati dal Padre. Allora, per chi non chiude gli occhi, la verità dissolverà automaticamente la menzogna, come la luce spegne l'incubo delle tenebre.
    La regalità di Gesù è quella del martire : viene unicamente dal conoscere e testimoniare la verità ; a proprie spese, come i profeti. 
    Pilato è chiamato, come tutti, a uscire dalla menzogna e ascoltare la voce di Colui che è la verità .
    “Io sono la Via, la Verità e la Vita”(14,6) aveva detto Gesù.
    La Sua voce è quella del Pastore bello . Viene a liberare le Sue pecore ; e le Sue pecore l'ascoltano. Chi dimora nella Sua Parola conoscerà la Verità (8,32).
    La verità ha una voce, con la quale ci chiama : è quella dell'innocente colpito dal male.
    “Cos'è la verità?” Pilato, invece di rispondere, domanda ancora. Se rispondesse alla verità , diventerebbe uomo, libero.
    In concreto la verità è la Persona che gli sta davanti.
    Il fratello innocente, oppresso, flagellato e crocifisso, è per tutti la voce della Verità .Se Pilato voleva graziare il Re innocente, alla fine Lo ucciderà.
    Lo scambio tra Gesù, Agnello immolato, e Barabba, brigante salvato da morte, è la “grazia pasquale”. L'Innocente muore per il colpevole, il Giusto per l'ingiusto – non solo a causa dell'ingiustizia (Is 52,13-53,12).
    “Gridarono di nuovo”Le folle gridavano pochi giorni prima , al Suo ingresso a Gerusalemme, proclamandolo re. Adesso i capi e i loro servi gridano di togliergli la vita.

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  2. Anche Gesù gridò quando diede la vita a Lazzaro (11,43).
    Ora il grido, che condanna a morte Chi dà la vita, libera un condannato a morte.
    Per la “grazia pasquale “ il figlio di nessuno diventa figlio del Padre.
    E il Figlio del Padre diventa Figlio di nessuno.
    E' il divino baratto che ci salva. Il Signore della vita prende su doi sé la nostra morte, e noi, liberati dalla morte, siamo riconsegnati alla vita. 
    Vita per morte e morte per vita! Gesù è il servo “schiacciato per le nostre iniquità.Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di Lui; per le Sue piaghe siamo stati guariti”(Is 53,5).
    19- Pilato aveva detto ai capi :”Prendetelo voi”(18,31). Infatti non vuole assumersi la responsabilità di uccidere l'Innocente. Ora anche lui “prende” Gesù .
    Nel racconto della Passione si mostra come tutti i nemici lo “prendono” con violenza, per ucciderlo.
    Pilato , per la sua irresponsabilità, sta ormai facendo il gioco del brigante. 
    Chi non ascolta la voce della verità, è tra coloro che sopprimono il giusto.
    La responsabilità di ogni potente è la sua irresponsabilità di fronte all'innocente.
    Per questo è responsabile del male che gli infligge.

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