lunedì 3 settembre 2012

PROCLAMAZIONE DI GESU' GV 12, 44 - 50




2 commenti:

  1. S. FAUSTI – E' la terza ed ultima volta che Gesù grida (7,28- 11,43). E' il grido della Sapienza , che invita a volgersi a lei per aver vita. Gesù non ha davanti degli uditori . Il suo grido risuona , al di là dello spazio e del tempo, invitando ogni uomo a credere in Lui per avere vita.
    Egli è al centro di tutto, perchè tutto ha in Lui la propria vita. Egli interpella direttamente chiunque Lo ascolta. Credere in Gesù, il Figlio, è credere al Padre che Lo ha inviato per salvare il mondo.
    Nessuno mai ha visto Dio : il Figlio Unigenito L'ha raccontato.
    La Parola è Luce: fa esistere e vedere ciò che esiste (1,4.5).
    Gesù è Luce del mondo (8,l2). Credere è connesso alla luce : fa conoscere la realtà. Chi crede in Lui ha cambiato dimora : ha traslocato dalla tenebra alla luce, è passato dalla morte alla vita. (5,24)
    Credere nel Figlio è vedere la luce della verità nostra e di Dio : conoscere Lui come Padre e noi come suoi figli. 
    La fede in concreto è ascoltare le Sue Parole, che sono Spirito e vita (6,63-8).
     Dio ha mandato il Figlio non per giudicare il mondo , ma perchè il mondo per mezzo di Lui sia salvato (3,17). E il suo giudizio sarà essere giudicato e dare la vita per chi Lo condanna.
    Se chi accoglie il Figlio non è condannato, chi non Lo accoglie è già stato condannato (3,18). Non però da Dio, ma da se stesso : non ha accettato la propria realtà, ha preferito le tenebre alla luce, (3,19) , non ha accolto la Parola di Vita.
     Gesù è il profeta definitivo al quale dare ascolto  Gesù agisce e giudica secondo che il Padre gli mostra e gli dà da fare (5,19...).
    Ogni comando di Dio è per la vita (10,17).
    Il fine della Sua azione è ridestarci e farci vivere (5,21). Accogliere la Parola del Padre ci dà il potere di diventare figli di Dio (1,12).
    Gesù è l'esegeta di Dio (1,18) : ci dice la Sua Verità di Padre, che è la nostra salvezza di figli.

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  2. Antifona
    Ti loderò, Signore, tra le genti,
    e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. Alleluia. (Cf. Sal 17,50; 21,23)

    Colletta
    O Dio, vita dei tuoi fedeli,
    gloria degli umili, beatitudine dei giusti,
    ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo,
    perché coloro che hanno sete dei beni da te promessi
    siano sempre ricolmati dell’abbondanza dei tuoi doni.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Riservate per me Bàrnaba e Sàulo.
    Dagli Atti degli Apostoli
    At 12,24-13,5

    In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
    C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
    Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 66 (67)

    R. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
    Oppure:
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.

    Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
    su di noi faccia splendere il suo volto;
    perché si conosca sulla terra la tua via,
    la tua salvezza fra tutte le genti. R.

    Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
    perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
    governi le nazioni sulla terra. R.

    Ti lodino i popoli, o Dio,
    ti lodino i popoli tutti.
    Ci benedica Dio e lo temano
    tutti i confini della terra. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Io sono la luce del mondo, dice il Signore:
    chi segue me avrà la luce della vita. (Gv 8,12)

    Alleluia.

    Vangelo
    Io sono venuto nel mondo come luce.
    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 12,44-50

    In quel tempo, Gesù esclamò:
    «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
    Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
    Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

    Parola del Signore.

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