domenica 1 luglio 2012

GESU' E IL MARE GV 6,16-21

2 commenti:

  1. FAUSTI -La situazione dei discepoli è la stessa della Chiesa, che aspetta il ritorno glorioso del suo Signore.Ma viene inesorabilmente la sera.
    Ogni realtà, avvolta avvolta nell'ombra da cui il giorno l'ha tratta, quasi mangiata dal nulla, perde i propri contorni e scompare nella notte.Come per i nostri padri, così anche per noi e per tutti viene la sera. E ci chiediamo : " Dov'è la promessa della tua venuta?..."In realtà il Signore ha fatto ciò che ha promesso ; aspetta solo che noi scopriamo quel pane che ci ha dato in abbondanza, perchè viviamo come Lui che "prese, rese grazie e distribuì" Vedono Gesù. E' un'epifania di luce. Vista dalla parte dei discepoli.
    Vedono Gesù solo ora; ma Lui di fatto è sempre stato con loro.
    Prima, immersi nella tenebra, sentivano solo il mare, che apriva sotto di loro la bocca, 
    e il vento gagliardo che dall'alto ve li scagliava dentro.
    Quando i discepoli vedono Gesù, non si nomina più né tenebra, 
    né vento né burrasca , neppure per dire che sono cessati.
    Giovanni mette in evidenza non tanto il miracolo delle acque che si placano,
    quanto il placarsi dei discepoli alle parole di Gesù.
    Sarà la sorpresa del mattino di Pasqua, che muta la loro veste di sacco
    in abito di gioia.(Sl 30) Io-sono. Gesù rivela la sua identità. I sinottici dicono che lo credono un fantasma e fanno della scena un miracolo di salvezza. 
    In Giovanni tutto è concentrato sul “vedere” e riconoscere Gesù presente.
    “Io-sono” espressione cara a Giovanni richiama il Nome con cui il Signore si rivelò a Mosè (Es 3,14)
    “Non abbiate paura”Se l'uomo, sin dall'inizio, ha paura di Dio, sempre Dio,quando appare, dice . “Non avere paura!” Dio è Amore , e l'Amore perfetto scaccia il timore ( 1Gv 4,18)

    RispondiElimina
  2. VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,16-21

    Venuta la sera, i suoi discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.

    Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.

    Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».

    Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il Vangelo di oggi ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita. La fede ci dà la sicurezza di una Presenza, la presenza di Gesù che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio. La fede, insomma, non è una scappatoia dai problemi della vita, ma sostiene nel cammino e gli dà un senso. (Angelus 13 agosto 2017 )

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.