martedì 28 agosto 2012

RISURREZIONE DI LAZZARO GV 11, 39 - 42


2 commenti:

  1. FAUSTI Qui arriva anche il faticoso cammino del Figlio, in cerca dei fratelli, sarà la fatica dell'ora sesta, quella della croce.
    ”Levate la pietra!” E' l'ordine di Gesù.
    Il Figlio è venuto per togliere questa pietra che separa i fratelli dalla vita.
    Nella sua Risurrezione essa rotolerà via definitivamente, benché sia molto grande , tanto da gravare su tutti. 
    Egli ha il potere di offrire la vita e di riceverla di nuovo .
    Anzi, proprio perché la offre, la riceve come Figlio uguale al Padre, datore di vita.  “Levarono la pietra” Sulla parola di Gesù è tolta la pietra , dietro la quale pensiamo che ci sia tutto ciò che temiamo . Tolta la pietra, la luce entra nelle tenebre.
    Gesù levò gli occhi in alto.
    Noi sempre guardiamo in basso verso la pietra, sulla quale proiettiamo le nostre paure.
    Gesù invece guarda in alto, verso il Padre della vita : 
    “Tengo i miei occhi rivolti al Signore, perchè libera dal laccio il mio piede” Sal.25,15
    Gesù non chiede nulla.
    Ringrazia il Padre perchè sempre ascolta il Figlio, come sempre il Figlio ascolta il Padre ; vivono infatti dell'unico Spirito , che è il loro amore reciproco.
    E' la seconda volta che Gesù ringrazia il Padre.
    Nella prima ringraziò per il pane, segno del dono della sua vita di Figlio ; ora ringrazia perchè questa è comunicata a chi ascolta la sua voce.

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  2. - Questo urlo scaturisce da un'azione di grazie al Padre della vita.
    Il Figlio dell'uomo urla, quanti sono nei sepolcri odono la sua voce di tromba . E' l'anticipo della resurrezione finale.
    "Hai gridato , hai infranto la mia sordità" (S. Agostino).
    Ciò che avviene a Lazzaro è segno di ciò che avviene in noi : tolta la pietra che ci separa da quelli che ci hanno preceduto, è ristabilita la comunione piena tra i fratelli.
    Tutti, infatti, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con il Signore , viviamo per Dio, che è un Dio dei vivi e non dei morti.

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