martedì 21 agosto 2012

TU CREDI NEL FIGLIO DELL'UOMO? Gv 9, 23-41



2 commenti:

  1. . FAUSTI - Ciò che è capitato al cieco , è letto come un anticipo di ciò che capiterà alla Chiesa di Giovanni : i giudei- cristiani furono espulsi come eretici dai giudei nel concilio di Jamnia (90 d.C.).
    Fino ad allora erano vissuti insieme , come fratelli : i cristiani erano semplicemente quei giudei che avevano riconosciuto in Gesù il Cristo promesso
    L'opposizione dei capi sortisce l'effetto opposto e farà vedere meglio l'ex cieco :
    capira' che LA GLORIA DI DIO E' L'UOMO VIVENTE.
    La verità è sempre altra rispetto a quella ufficiale.I nemici della luce accusano come peccatore 
    Colui che è LA LUCE DEL MONDO.
    "Una cosa sola so"l'ex cieco parte da una constatazione: non ci vedeva ed ora ci vede .Ma ha pure un principio acquisito con l'esperienza : è meglio vedere che non vedere. A lui va bene la sua nuova identità di uomo libero e integro, venuto alla luce. La battuta dell'ex cieco sa di ironia mordace. nel frattempo lui stesso sta giungendo alla piena luce : sa che il miracolo è diventare suoi discepoli, discepoli della parola fatta carne .
    Il processo contro di lui diventa per lui un cammino di testimonianza e di fede.
    Chi non nega e testimonia ciò che conosce alla fine riconosce la verità in modo più pieno
    La sua parola non è un reperto archeologico : dietro c'è Lui che parla e agisce, ora come allora.
    Ciò che meraviglia l'ex cieco è che i competenti, invece di capire, sono ciechi sulla cosa fondamentale : non sanno neppure chi è che dà la luce.E resteranno sempre più ciechi fino a quando, grazie al fango del Figlio dell'uomo, non cambieranno la loro idea di Dio.L'ex cieco, illuminato, si fa teologo e si pone al loro livello. Al "noi sappiamo" della classe dotta contrappone il "sappiamo" del buon senso popolare : se Dio ascolta i giusti, l'opera di Gesù lo rivela da Dio, perché è giusta
    Gesù ha ascoltato ciò che gli è accaduto : per causa sua è stato insultato e bandito dalla comunità, reso partecipe della sua stessa sorte.
    Ora, diventato come lui, avrà la beatitudine di vederlo.
    Il Figlio dell'uomo si definisce come “Colui.che-parla-con-te”. 
    E tu lo vedi, perché ti ha aperto gli occhi.
    Sta parlando anche con il lettore, che lo “vede”, attraverso il racconto del processo al cieco.
    La fede nella Parola diventa visione . Eppure colui che si vede resta sempre anche “Parola” : 
    è “ Colui che parla con te”. E' la Parola che fa vedere la verità; essa, come è principio, così è fine della rivelazione. Gesù gli chiede se crede nel Figlio dell'uomo : l'ex cieco risponde :
    ” Credo, Signore”.Il Figlio dell'uomo è il nuovo Tempio, 
    la dimora di Dio tra noi.
    Credendo in lui e aderendo a lui, il Figlio, adoriamo il Padre in Spirito e verità. -
    La luce del mondo è venuta a dare la vista ai ciechi e a convincere di cecità chi crede di vedere.
    Il Figlio non è venuto per condannare, ma per salvare il mondo (3,17)
    e lo salva mediante questo processo che abbiamo visto nel cieco : egli viene alla luce, primogenito di numerosi fratelli. Quest'opera di Dio è il "fango" che Gesù ci pone davanti agli occhi : il suo modello di uomo, il Figlio.Siamo esortati a immergerci in lui, l'inviato del Padre, per ascoltare la sua parola.
    Chi l'ascolta, viene alla luce, : ha la sua vera identità di uomo libero, con una nuova immagine di sè e degli altri, di Dio e della sua legge (v. 8-12).

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  2. IL CIECO NATO GV 9, 1 - 8 IL CIECO GUARITO Gv 9 , 8-23 TU CREDI NEL FIGLIO DELL'UOMO? Gv 9, 23-41

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